Le nostre produzioni partono dall’idea di non voler stravolgere l’ecosistema del luogo in cui viviamo.
Siamo partiti da quello che già c’era e c’è sempre stato per rimetterlo in produzione in modo sostenibile.
L’azienda agricola tularù offre:
PANE DA GRANI ANTICHI e FARINE
A Tularù abbiamo rimesso il grano!
Da quello che ci raccontano gli anziani dei paesi attorno, la collina di Ponzano una volta era tutta coltivata e molto a grano.
Siamo andati a cercare le varietà antiche che venivano seminate in quei luoghi, e abbiamo trovato un patrimonio di grani particolarissimi, tutti diversi, dal sapore e il profumo speciali.
Il primo grano che abbiamo recuperato è stato il Rieti, un grano da cui Strampelli partì per le prime modifiche per arrivare poi ai grani moderni, necessari per una produzione orientata verso l’autosufficienza alimentare.
Poi il Terminillo, il Verna, il Frassineto, la Biancola. Tutti grani di montagna o collina, tranne uno: il Rieti.
Da qui è nata l’idea di un progetto di Filiera: riunire diversi produttori agricoli, di pianura e di montagna per la produzione di una farina di territorio. In pochi anni, le aziende agricole aderenti alla Filiera dei Grani Antichi del Reatino, si sono costituite in una cooperativa di 9 soci (Cooperativa Grani Antichi del Reatino) che riunisce oltre ai soci, circa 25 aziende agricole conferitrici in filiera , oltre che dei trasformatori locali: 1 pastificio (Chitarra Antica di Rieti) e 2 forni (“Tularù” e “Panificio Acqua e Farina”).
Coltivare grano, per coltivare un grano qualsiasi, non avrebbe senso. Entrare a far parte di un’economia che lascia che migliaia di tonnellate di grano ammuffiscano sulle navi cargo, posteggiate in mare, in attesa che il prezzo del grano salga, non avrebbe senso. Ecco perché abbiamo scelto di coltivare dei grani antichi e perché lo vogliamo fare in filiera: per dare valore alla produzione e perché anche le piccole aziende del territorio, unite, abbiano la forza di valorizzare il proprio lavoro.
Per la produzione di un prodotto locale, buono e di qualità.
IL FORNO AGRICOLO DI TULARU’
A Tularù con la farina della Filiera dei grani antichi del Reatino produciamo diverse cose. Siamo un forno agricolo e panifichiamo circa due volte a settimana.
I nostri prodotti da forno sono tutti panificati in pasta madre che ci riproduciamo noi da anni e cotti per la maggior parte a legna. Da qualche anno abbiamo introdotto diversi dolci e salati da pasticceria che cuociamo in un forno a gas in laboratorio.
Le farine che utilizziamo hanno tutte la caratteristica di avere un glutine molto poco tenace e di essere poco adatte alla panificazione industriale, perché sono instabili, e hanno bisogno di una cura particolare per essere lavorate, ma hanno un sapore e un profumo che difficilmente ritrovi in altri pani. Il pane fatto in questo modo inoltre ha la caratteristica di essere molto nutriente e di durare molto a lungo, per cui se ne consuma molto meno di altri tipi di pane.
Proponiamo 3 tipi diversi di pane, uno a fermentazione naturale del cruschello, un pane in cassetta semintegrale e con i semi misti e un pane in cassetta 100% farro integrale. Cuociamo il pane a legna, nel nostro forno esterno che accoglie 30 kg di pane per volta e che in inverno ci regala momenti di vera resistenza al freddo e alle intemperie.
Il nostro pane lo puoi trovare in alcuni punti vendita di Rieti e Roma o puoi ordinarcelo per riceverlo direttamente a casa tua sia a Rieti che a Roma. Siamo disponibili per valutare consegne a gruppi d’acquisto o gruppi informali. Nel listino prezzi al link di seguito troverete tutte le indicazioni per poter fare un ordine.
qui hai il listino prezzi dei prodotti in consegna a Roma e a Rieti
CARNE BOVINA 100% PASCOLO
In montagna, si sa, c’è il pascolo. E dove c’è il pascolo, si sa, ci sono gli animali in grado di cibarsene e di rigenerarlo.
O almeno così dovrebbe essere.
È per questo che teniamo molto alla mandria di bovini che negli anni aumenta sempre di più.
In natura si sa, la purezza non esiste, e quando la si cerca con ostinazione, normalmente si ottengono più problemi che vantaggi. Per questo non cambieremo mai le nostre meticce, che ormai sono in simbiosi con gli oltre 45 ettari tra pascolo e bosco che hanno a disposizione, anche se “il Mercato” chiede le Chianine in purezza.
Il problema di avere una mandria al pascolo, è l’alto rischio di sovrapascolamento, con il suo relativo deterioramento, per questo, con il supporto di Deafal sperimentiamo la tecnica del pascolo razionale: una tecnica attuata con successo in diverse parti del mondo che punta a rigenerare il pascolo utilizzando gli animali, prendendo spunto da quanto avviene normalmente in natura.
In questo modo la carne prodotta a Tularù non è grassa, sa di pascolo ed è sostenibile.
Dal 2020 Tularù è partner del progetto “Voisin”, un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Lazio con la misura 16.1, che si propone di verificare insieme a un gruppo di allevatori della regione Lazio i cambiamenti sui prodotti finali ottenuti con questa modalità di allevamento.
a questo link la descrizione completa del progetto
Come vendiamo la nostra carne:
La nostra carne è acquistabile solo su prenotazione. Vengono fatte da 4 a 5 macellazioni l’anno e chi è interessato, prenotandosi, verrà avvisato sul periodo, in modo da potersi organizzare per ritirare e conservare la carne. Quindi quando macelliamo, siamo noi a contattare le persone interessate via mail e attraverso i social.
La carne viene consegnata in “pacchi famiglia” da 5 kg con tagli misti (2 kg di secondo taglio e 3 kg di primo taglio), sottovuoto e con pezzature da circa 500 gr.
I pacchi possono essere ritirati da noi o consegnati a domicilio a Rieti, Terni, L’Aquila e Roma. Un paio di volte l’anno consegnamo anche a Milano.
Qui puoi trovare una descrizione più approfondita della nostra carne e delle modalità di vendita.
Prodotti dell’orto conserve e farine
A tularù abbiamo un orto, un po’ spontaneo, un po’ organizzato, sempre in via di sperimentazione: dalle tecniche di agricoltura organica rigenerativa all’orto sinergico.
Le verdure che produciamo le usiamo per cucinare, fare conserve di ogni tipo, mangiarcele crude.
Il lavoro nell’orto è un ottimo momento anche per stare con i bambini, che imparano da dove viene un pomodoro e che il broccolo verde non è un nemico nel piatto.
Oltre ai prodotti dell’orto raccogliamo e trasformiamo anche il selvatico che c’è nei dintorni (more, ciliegie, rosa canina, erbe spontanee).
Dalla pianta al vasetto, al piatto
Al ristorante di Tularù potrai mangiare i nostri prodotti. La nostra filosofia consiste nell’utilizzo solo delle verdure di stagione che abbiamo disponibili nell’orto. Essendo in montagna il nostro orto però produce in ritardo rispetto alle zone di pianura; mangerete quindi le fave a fine giugno e le melanzane e i peperoni a settembre (sempre che crescano). Utilizziamo quindi anche tutte le erbe selvatiche commestibili da abbinare alla nostra pasta fresca e alle nostre carni.
Potrai assaggiare e acquistare anche le conserve di verdure e le marmellate fatte con le nostre verdure e la frutta sia coltivata che spontanea.